“…pagine rivestite di sortilegi timbrici e di una ritmica volubile che, nello studio, avranno dato filo da torcere ai giovani esecutori,
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La Nazione
"Paolo Marzocchi: «Voglio arrivare a tutte le persone»"
Il suo caso somiglia lontanamente a quello di Giuseppe Verdi, e della sua clamorosa bocciatura all’esame di ammissione al Conservatorio di Milano che adesso porta il suo nome.
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Corriere di Bologna
"La musica, il riscatto e i giovani. I progetti «puntati» su Bologna"
Al compositore Paolo Marzocchi va il grande merito non solo di saper scrivere musica piena di sussulti interiori, ma anche quello di avere una concezione della stessa come strumento sociale, di crescita, di riscatto.
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Corriere di Bologna
"Quel «Viaggio di Roberto» che è piaciuto a Muti"
“Si esce con gli occhi lucidi, ma ciò nonostante l’opera riesce a mantenersi lontana da qualsiasi retorica o autoreferenzialità (…). La musica di Marzocchi è come un uccello ferito che in mezzo ai fuochi dell’inferno riesce a spiccare il volo e a librarsi nell’aria con un canto dove la melodia (parola che non bisognerebbe mai vergognarsi di pronunciare, anche quando si parla di avanguardia) fa sempre sentire la sua presenza.
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